Con il messaggio chiaro e potente “Nessuna Scusa“, la Sala della Protomoteca del Campidoglio è stata oggi il cuore pulsante di un impegno collettivo contro la violenza sulle donne. L’evento, organizzato dall’Assessora alle Attività Produttive e Pari Opportunità Monica Lucarelli, ha visto la partecipazione di più di 150 giovani provenienti da sette scuole romane, che hanno riempito la storica sala per celebrare la Giornata Internazionale per l’Eliminazione della Violenza contro le Donne.
L’evento ha messo al centro “A Scuola di Parità“, un progetto per promuovere la cultura della parità di genere e contrastare stereotipi e discriminazioni. Con un totale di 60 scuole coinvolte, oltre 4.800 studenti sensibilizzati e circa 50 progetti finanziati negli ultimi quattro anni, l’iniziativa si conferma un modello educativo capace di affrontare temi come il superamento degli stereotipi di genere, la prevenzione della violenza, il contrasto alle discriminazioni e il gender gap, promuovendo al contempo le materie STEM. Quest’anno, il progetto ha rafforzato la continuità biennale per garantire un impatto educativo più duraturo.
Cuore dell’incontro è stata la riflessione su come gli stereotipi, spesso radicati nella cultura in cui cresciamo, possano diventare vere e proprie gabbie. Gli studenti sono stati incoraggiati a decostruire comportamenti che troppo spesso vengono giustificati, come la gelosia ossessiva – che non è una forma d’amore, ma un ricatto emotivo – e a riconoscere le dinamiche di relazioni tossiche, dove il controllo e l’abuso emotivo vengono normalizzati.
Al centro del dibattito anche il revenge porn, tema che mette in luce il devastante impatto dell’uso non consensuale di immagini intime per umiliare e ricattare, sottolineando l’importanza di costruire una cultura basata sul rispetto della privacy e della dignità delle persone. Questi percorsi educativi, presentati nell’ambito di “A Scuola di Parità”, si propongono di trasformare riflessioni e consapevolezza in azioni concrete per un cambiamento culturale che superi le narrazioni tossiche e smonti le fondamenta del patriarcato.
L’incontro, moderato da Valeria Oppenheimer, è stato arricchito dalla partecipazione di personalità artistiche e culturali come il regista del film “Mia” Ivano De Matteo, la filosofa e divulgatrice Maura Gancitano, la regista Marta Savina e Eugenio Cesaro degli Eugenio in Via Di Gioia. Attraverso le loro testimonianze e contributi creativi, gli ospiti hanno offerto spunti profondi ai ragazzi, sottolineando l’importanza di un cambiamento culturale collettivo. E sempre oggi, durante l’evento, sono stati accolti in Campidoglio Eva Garelli, Pietro Vertamy e il loro inseparabile cane Tumpi, al termine di un cammino di 900 km da Cuneo a Roma, simbolo concreto di sensibilizzazione contro la violenza di genere e di raccolta fondi per una nuova casa protetta.
“Partire dai giovani è fondamentale per costruire un futuro libero da violenza e discriminazioni,” ha dichiarato Monica Lucarelli, Assessora alle Attività Produttive e Pari Opportunità di Roma Capitale. “Ogni progetto presentato oggi, ogni riflessione condivisa, rappresenta un passo importante verso una società basata sul rispetto e sulla consapevolezza. La campagna #NessunaScusa non è solo uno slogan, ma un invito a decostruire comportamenti tossici e a scegliere, ogni giorno, il rispetto come fondamento delle relazioni. Il cambiamento culturale inizia da qui, da voi, dalle nuove generazioni”.
Durante la mattinata, l’assessora ha lanciato la challenge “Crea la tua #NessunaScusa”, che invita gli studenti e le studentesse e tutti i cittadini e le cittadine a proporre il proprio soggetto per la Campagna di novembre 2025. L’obiettivo è creare un mosaico collettivo che rifletta vissuti e stereotipi da superare, per costruire una società libera dalla violenza.
Alla presenza del Sindaco di Roma Capitale, Roberto Gualtieri, l’evento si è concluso con un momento simbolico, in cui studenti, ospiti e istituzioni hanno rinnovato il loro impegno contro la violenza di genere, con lo striscione #NessunaScusa. Il Sindaco ha ribadito l’importanza di un’azione che vada oltre la repressione del crimine, puntando sull’educazione e sulla decostruzione delle radici culturali della violenza.
Roma Capitale conferma così il suo impegno: nessuna scusa per la violenza, solo azioni per il cambiamento.