Luigi Einaudi e il suo ricordo sono ancora oggi fondamentali per comprendere il panorama politico ed economico italiano del xx secolo. Le sue idee, il suo pensiero liberale, la sua integrità morale offrono tuttora un prezioso riferimento in un’epoca caratterizzata da cambiamenti rapidi e sfide complesse.
Un’eredità che va oltre il suo ruolo politico, ma che abbraccia anche la cultura. Una parte importante del pensiero einaudiano è infatti dedicata alla relazione tra cultura, musica e la più ampia sfera della vita sociale. Per il primo Presidente della Repubblica eletto la cultura è fondamento di libertà, da una parte come strumento di emancipazione individuale e collettiva, dall’altra come difesa dalla barbarie. Nel primo caso secondo Luigi Einaudi l’educazione e l’accesso alla conoscenza sono presupposti indispensabili per una società libera e democratica. Dall’altra parte, in un’epoca segnata da totalitarismi e guerre, Einaudi sottolineava come la cultura fosse l’antidoto più efficace contro l’intolleranza e la barbarie.
È in questo contesto che si inserisce il concerto di Ludovico Einaudi che si è svolto ieri sera nell’incantevole scenario del Tempio di Venere nel Parco Archeologico del Colosseo. La serata, organizzata dal Comitato Nazionale per le celebrazioni dei 150 anni dalla nascita di Luigi Einaudi, rientra nella cornice di eventi che si svolgono durante l’anno, sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica, dedicati a Luigi Einaudi e legati alla sua eredità.
L’evento ha visto la partecipazione del Presidente del Comitato, Giuseppe Vegas, e il Presidente Onorario, Roberto Einaudi, che hanno ricordato l’importanza di un grande pensatore liberale di caratura internazionale. Presenti anche il Ministro della Cultura Alessandro Giuli, il Ministro dell’Ambiente e della Sicurezza energetica dell’Italia Gilberto Pichetto Fratin, la Vicepresidente della Regione Lazio Roberta Angelilli e la direttrice del Parco Archeologico del Colosseo Alfonsina Russo.
“Einaudi vedeva nella musica un linguaggio universale – ha dichiarato Giuseppe Vegas Presidente del Comitato Nazionale per i 150 dalla nascita di Luigi Einaudi – capace di superare le barriere linguistiche e culturali, promuovendo l’unità e la comprensione tra i popoli. Uno strumento fondamentale nell’esprimere l’anima umana e nel creare un ponte tra le persone”.
Durante la serata il pianista e compositore di fama internazionale Ludovico Einaudi si è esibito in un concerto esclusivo, in tributo a suo nonno Luigi Einaudi. Experience, Nuvole Bianche, Una Mattina , sono solo alcuni dei brani che sono stati protagonisti della serata e che hanno ripercorso il pensiero di Luigi Einaudi per la musica. “Mio nonno – ha commentato il pianista Ludovico Einaudi – non l’ho quasi conosciuto perche’ io avevo 6 anni quando lui è morto. Ma i luoghi che lui ha vissuto nella sua terra d’origine piemontese hanno continuato nel tempo a riflettere la sua personalità e la sua natura umana. Forse lui stesso era espressione di quella terra contadina. Con questo concerto ho cercato di restituire l’aura di quel mondo”.