Offrire ai genitori consigli strutturati per capire se possiedono le conoscenze necessarie per spiegare ai propri figli come vivere il web in maniera responsabile.
Questo l’obiettivo del podcast: “SMS, sì ma al sicuro!”, nato dall’idea dell’Università Europea di Roma con la collaborazione della Fondazione Mondo Digitale. Il podcast è parte di “Vivi Internet, al meglio”, un progetto dedicato proprio alla protezione dei rischi online, creato da Google e promosso dalla Fondazione Mondo Digitale, insieme alla Polizia Postale, Altroconsumo e Anteas, che ha coinvolto fino ad oggi oltre 32.000 docenti (di cui 12.000 formati in presenza), 10.000 genitori, raggiungendo 240.000 studenti.
Il podcast, articolato in cinque puntate, vuole sensibilizzare grandi, e soprattutto piccini, alle buone pratiche di una sana e consapevole educazione al digitale. Il suo sviluppo editoriale è parte del percorso di tirocinio in Scienze della formazione primaria proprio dell’Università Europea di Roma, e il suo contenuto si rivolge a educatori, docenti e genitori. I temi formativi del progetto sono cinque, uno per ciascuna puntata, e forniscono ai destinatari una guida per affrontare le tante insidie del web. Attraverso il parere di esperti della Polizia Postale, Google e dei docenti partecipanti, il progetto fornisce consigli pratici per una navigazione informata, sia personale che dei propri figli.
In ogni puntata del podcast vengono evidenziati rischi e opportunità della Rete e condivisi consigli utili per avere un atteggiamento positivo, online e offline, due dimensioni di vita ormai complementari. Tra le tematiche affrontate nel podcast:
- Tecnostress: con il quale si definisce qualsiasi impatto negativo su atteggiamenti, pensieri, comportamenti o sulla psicologia, causati direttamente o indirettamente dall’incapacità di gestire la tecnologia.
- Nomofobia: ossia la sindrome da disconnessione che nel 2008 alcuni ricercatori britannici hanno definito come “il terrore di rimanere privi del telefonino”.
- Grooming: l’adescamento di minori online attraverso episodi (es. sexting), con l’obiettivo di entrare in intimità con la vittima per estorcerle foto personali o portarla ad un incontro di persona per abusarne.
- Phubbing: che avviene quando si trascorre troppo tempo davanti a uno schermo, trascurando la compagnia fisica e giungendo a una completa alienazione.
Alcuni dei consigli pratici che il podcast suggerisce a genitori e insegnanti, prevedono: Parlare precocemente con i ragazzi del corretto utilizzo delle tecnologie; Scrivere con loro una specie di contratto, o di patto da firmare, che raccolga tutte le regole da rispettare (sia da loro che da voi!); Spiegare ai figli che uno smartphone non è un gioco e che avete il diritto di conoscere le password e visionare insieme a loro cosa fanno online, non per mancanza di fiducia ma per proteggerli; Utilizzare app di parental control per bloccare siti o app, di controllare dove si trovano i vostri figli, e di limitare chiamate e messaggi.
La produzione e il coordinamento editoriale del podcast sono stati affidati a Paolo Aghemo e Daniela De Simone dell’Università Europea di Roma (UER). Le singole puntate sono state curate da laureati e laureandi, con la collaborazione di moltissimi formatori della comunità dei Docenti della scuola del noi, oltre a docenti provenienti da Istituti Comprensivi di Lazio e Campania.