Si è svolto oggi, ospitato da Fincantieri, il CEO Meeting del Consorzio ELIS, a cui hanno partecipato oltre 100 top manager di grandi aziende italiane.
Nel corso dell’evento sono stati illustrati i primi risultati e le prossime iniziative di “Includere per Crescere”, il Progetto di Semestre del Consorzio di aziende ELIS, avviato sotto la Presidenza di Turno di Elena Goitini, Amministratore Delegato di BNL e Responsabile del Gruppo BNP Paribas in Italia.
Intervenuto in apertura, presso la sede di Confindustria Veneto, Pierroberto Folgiero, Amministratore delegato di Fincantieri e Presidente dell’Advisory Board di “Includere per Crescere”, ha dichiarato: “La collaborazione con ELIS rappresenta un’opportunità per rafforzare in maniera innovativa il legame tra l’impresa e la comunità. Oggi, il successo di un’azienda non si misura solo sui numeri, ma nella capacità di generare impatto sociale e creare valore condiviso. Includere e valorizzare persone che altrimenti rischierebbero di rimanere ai margini del mercato del lavoro è, oltre che un atto di responsabilità, una strategia per garantire risorse e competitività per la crescita a lungo termine. Il nostro obiettivo è fare in modo che innovazione e inclusione camminino insieme. è questa sinergia che renderà più forti le aziende, dando loro il coraggio di affrontare le sfide future con nuove competenze e nuove prospettive”.
Il progetto, che ha durata quadriennale e vede anche la collaborazione con il Ministero delle Imprese e del Made in Italy, è sostenuto da imprese quali Accenture, Anas, BNL BNP Paribas, Capgemini, Enel, Engineering, Fastweb, Ferrovie dello Stato, Fincantieri, IBM, illimity, Manpower Group, Open Fiber, Vodafone. Tra i partner anche la Graduate School of Management del Politecnico di Milano.
Il raggio d’azione è duplice. Da una parte, rendere le imprese sociali e le persone a rischio di esclusione dal mercato del lavoro protagoniste della creazione di valore per le aziende. Dall’altra, incentivare ancora di più la cultura dell’inclusione, vissuta non più in chiave di supporto sociale a soggetti deboli, ma al contrario come fattore strategico di sviluppo, che genera vantaggi economici, reputazionali e finanziari.
“Il progetto ‘Includere per Crescere’ – ha spiegato Elena Goitini, Amministratore Delegato BNL, Responsabile BNP Paribas in Italia e Presidente di Turno del Semestre ELIS – è stato concepito e avviato nell’ottica di un’iniziativa di sistema, con un approccio inclusivo, volto a coinvolgere aziende e istituzioni attorno a un obiettivo comune. La finalità è consentire a chi si è temporaneamente allontanato dal mondo del lavoro, per diverse circostanze della vita, di rientrare e diventare una risorsa di valore, sia per sé stesso che per le imprese. Il nostro percorso continua e i primi risultati concreti raggiunti ci forniscono ulteriore slancio ed entusiasmo per le azioni future”.
È quindi un cambio di paradigma, quello proposto da “Includere per Crescere”, che si rivolge in particolare, oltre che alle imprese, a cinque categorie di persone: ex detenute/i, immigrate/i, over 55, persone con disabilità e madri, quest’ultime al centro delle attività del primo anno di progetto.
La maternità come fattore di discriminazione
In Italia, una donna su due è inoccupata e la maternità per le donne occupate si trasforma spesso in un ostacolo per la carriera e per il mantenimento stesso del lavoro. Secondo quanto rilevato da Inapp circa il 20% delle donne lascia il mercato del lavoro dopo essere diventata madre. Il fenomeno, noto come child penality, ha un forte impatto economico sulla carriera e sulle retribuzioni. Mentre il reddito degli uomini tende a crescere significativamente – con un aumento del 6% nell’anno della nascita e fino al 50% nei successivi sette anni – per le donne la situazione è ben diversa. Nell’anno in cui diventano madri subiscono mediamente un calo dei redditi del 16% (sempre che godano del congedo di maternità, altrimenti la riduzione raggiunge il 76%) e hanno bisogno di almeno cinque anni per vederlo tornare ai livelli pre-parto.
L’esigenza di abbattimento della child penalty è sottolineata nell’ultimo Rapporto Annuale Inps, dove si richiama la necessità di sostenere la permanenza di donne nel mercato del lavoro subito dopo la maternità, superando vincoli economici, organizzativi e condizionamenti sociali. Azzerare la child penalty per le nuove madri – stima INPS – consentirebbe di aumentare il tasso di occupazione femminile di 6,5 punti percentuali entro il 2040, aumento che potrebbe salire a 14 punti già̀ entro il 2030 se si riuscisse a intervenire su tutte le madri, anche su quelle che già hanno figli.
“Includere per Crescere” ha appena lanciato una piattaforma online, accessibile all’indirizzo www.elis.org/includerepercrescere/sonomamma, per raccogliere le candidature di madri interessate a partecipare al percorso gratuito di career coaching che permette di evidenziare le competenze spendibili sul mercato del lavoro e favorisce l’incontro con le aziende che aderiscono al progetto.
“Essere penalizzate nel lavoro per aver scelto di essere madri è un’ingiustizia, che lede la libertà della donna in una scelta fondamentale per la vita e per il futuro del nostro Paese. – osserva Pietro Cum, Amministratore Delegato ELIS – Per questo, abbiamo deciso di partire proprio da qui con ‘Includere per Crescere’. È un impegno che si aggiunge allo sforzo che stiamo compiendo sul fronte della formazione, sempre insieme alle aziende, per promuovere la presenza femminile nei percorsi di studio e di carriera stem. Sono i mestieri del futuro, che tuttavia vedono ancora un’occupazione prevalentemente maschile”
Il ruolo delle imprese impact
Parallelamente, partiranno a ottobre e novembre, nell’ambito del progetto, gli incontri dedicati alle imprese impact. L’obiettivo, in questo caso, è di supportare cooperative sociali, startup a vocazione sociale, BCorp e società benefit nello sviluppo collaborazioni con grandi aziende per la fornitura di beni e servizi. Emblematici i casi di Bee4 e Pedius, presentati ai manager durante il CEO Meeting. Fondata da Pino Cantatore, perito informatico ed ex detenuto, Bee4 prende avvio come software house nel laboratorio interno al carcere di Bollate. Da quel primo nucleo si sviluppa in un’impresa call center e multi servizi che impiega oggi 196 dipendenti ed è la più grande azienda in Italia che ha sede in un carcere. Nata da un’idea di Lorenzo di Ciaccio, ingegnere informatico, Pedius è una start-up italiana, che punta ad abbattere le barriere digitali, in particolare per persone sorde, mediante l’uso di tecnologie di riconoscimento e sintesi vocale.