• Home
    Home
  • Chi siamo
    Chi siamo
    • Profilo
      Profilo
    • La nostra storia
      La nostra storia
    • Team
      Team
    • Compliance
      Compliance
    • Sostenibilità
      Sostenibilità
    • Digital Integration
      Digital Integration
  • Cosa facciamo
    Cosa facciamo
  • Investor Relations
    Investor Relations
  • Works
    Works
  • News
    News
  • Lavora con noi
    Lavora con noi
  • Contatti
    Contatti
  • Italiano
    Italiano
  • English
    English
logo
  • Home
    Home
  • Chi siamo
    Chi siamo
    • Profilo
      Profilo
    • La nostra storia
      La nostra storia
    • Team
      Team
    • Compliance
      Compliance
    • Sostenibilità
      Sostenibilità
    • Digital Integration
      Digital Integration
  • Cosa facciamo
    Cosa facciamo
  • Investor Relations
    Investor Relations
  • Works
    Works
  • News
    News
  • Lavora con noi
    Lavora con noi
  • Contatti
    Contatti
  • Italiano
    Italiano
  • English
    English
logo
logo

Federvini: vino italiano tra export, dazi e nuove generazioni.

7 Aprile 2025
Vino italiano tra export, dazi e nuove generazioni

Al Vinitaly 2025, Federvini lancia un appello: senza una strategia condivisa, rischiamo di perdere sia i mercati storici sia le nuove generazioni di consumatori

Verona, 7 aprile 2025 – Il vino italiano si trova oggi a un bivio cruciale. In occasione dell’evento organizzato da Federvini nel corso della 57esima edizione di Vinitaly, esperti, imprenditori e rappresentanti istituzionali hanno discusso le nuove sfide che il comparto vitivinicolo è chiamato ad affrontare: dalla minaccia dei dazi USA alla trasformazione radicale dei consumi tra i giovani.

“Il clima di escalation non aiuta le relazioni diplomatiche e allontana qualunque possibilità di negoziazione. I dazi del 20% sui vini italiani rischiano di estrometterci dagli scaffali americani a vantaggio di altri competitor. Allo stesso tempo, anche la platea dei consumatori sta cambiando e con loro i criteri di scelta dei prodotti. Dobbiamo essere in grado di intercettare ed agganciare i gusti in evoluzione per poter garantire un’offerta in linea con le nuove tendenze – ha dichiarato la Presidente di Federvini Micaela Pallini -. “Oggi serve una visione strategica: il tempo delle reazioni isolate è finito. Serve una regia, una visione di ampio respiro. Difendere il vino oggi significa salvaguardare una delle colonne portanti della nostra economia e dell’immagine dell’Italia nel mondo” – ha continuato Pallini -.

L’evento promosso da Federvini, intitolato “Tra dazi e rivoluzione dei consumi: il vino a una svolta storica?”, ha visto la partecipazione insieme alla Presidente Pallini del Sen. Luca De Carlo, Presidente della Commissione permanente Industria, commercio, turismo, agricoltura e produzione agroalimentare del Senato,di Albiera Antinori, Presidentedel Gruppo Vini di Federvini,di Bruna Boroni, Director Industry Away From Home di Tradelab, di Maurizio Danese, Amministratore Delegato di Veronafiere Spa, di Stevie Kim, Managing Partner di Vinitaly, di Alberto Mattiacci, Ordinario di Economia e Gestione delle Imprese presso l’Università La Sapienza di Roma, di Denis Pantini, Responsabile Agrifood & Wine Monitor di Nomisma e di Matteo Zoppas, Presidente dell’ICE – Agenzia per la promozione all’estero e l’internazionalizzazione delle imprese italiane.

Osservatorio Federvini

Il peso dei dazi sull’export di vino italiano

Secondo i dati elaborati dal Nomisma Wine Monitor per Federvini, l’export di vino italiano verso gli Stati Uniti vale quasi 2 miliardi di euro l’anno, con una netta prevalenza di vini DOP. Il mercato statunitense rappresenta da solo il 24% dell’export mondiale del vino italiano. L’introduzione di dazi fino al 20% metterebbe a rischio l’equilibrio competitivo del Made in Italy, con un aumento dei prezzi medi all’importazione dei vini DOP che potrebbe variare di +0,90 euro/litro per il Prosecco e fino a +2,60 euro/litro per i vini rossi piemontesi e +2,40 euro/litro per i rossi toscani. Tenendo conto che dalla dogana allo scaffale il prezzo del vino aumenta mediamente di 4 volte (alla luce del sistema distributivo statunitense, che per legge stabilisce tre passaggi intermedi – importatore, distributore, dettagliante – prima di arrivare al consumatore) e in un contesto di mercato dove paesi come Cile, Australia e Argentina ma soprattutto i produttori californiani offrono vini a prezzi più bassi, il rischio di disintermediazione del vino italiano dai canali distributivi americani è concreto.

Inoltre, la crescente preferenza per i vini dealcolati e low alcol sta modificando i trend di consumo. In particolare, le vendite dei dealcolati in Germania e Stati Uniti sono aumentate significativamente, con un incremento in valore nell’ultimo triennio rispettivamente del 23% e del 54%. Un’evidenza che va letta nel quadro di una generale riduzione di chi ha consumato vino in casa e fuori casa nella fascia d’età tra i 23 e i 35 anni negli ultimi 12 mesi rispetto a tre anni fa (-32% negli USA, -37% nel Regno Unito, -39% in Germania e -24% in Francia). Le dichiarazioni di consumo raccolte da Nomisma per i prossimi 12 mesi mettono in luce un numero crescente di consumatori giovani (23-35 anni) che preferirà vini low/no alcol rispetto a quelli tradizionali: il 34% negli Stati Uniti, il 25% nel Regno Unito, il 26% in Germania e il 20% in Francia.

Quanto ai fattori decisivi per l’acquisto di vino nell’ultimo anno, emerge come il driver legato alle caratteristiche green sia stato importante per il 41% dei consumatori tra i 23 e 35 anni britannici, il 35% degli statunitensi, il 32% dei tedeschi, il 38% dei francesi e il 34% degli spagnoli. In Spagna invece il prezzo (per il 50% degli intervistati) diventa più rilevante nella scelta di acquisto di un vino, così come in Francia (40%), mentre negli USA e in Germania il brand figurano in testa ai criteri, rispettivamente per il 37% e il 35% dei consumatori. Interessante notare comunque che in tutti i mercati, per i consumatori più giovani la sostenibilità di un vino supera l’interesse per il biologico.

Giovani, cambiano gusti e abitudini di consumo

Il tema non è solo di natura commerciale. I dati evidenziati dalle indagini condotte da TradeLab per la Federazione mostrano una profonda trasformazione nel rapporto tra i giovani e il vino. In Italia i consumatori dai 23 ai 34 anni rappresentano oggi il 20% del mercato a valore e il 19% delle visite complessive del fuori casa. Questa fascia d’età genera oggi il 18% del consumo di bevande alcoliche – preferendo cocktail e spiriti lisci (24%) rispetto a vino (13%) e bollicine (16%) – e quasi il 30% delle consumazioni analcoliche. Tuttavia, nelle occasioni serali, si intravedono significative opportunità di crescita per il consumo di vino e bollicine, specialmente durante cene e aperitivi. Quando si tratta di scegliere il vino, i giovani tendono a farlo autonomamente (95%), con un’attenzione particolare al prezzo e alla sostenibilità, fattori che influenzano maggiormente la loro decisione rispetto ad altri criteri come l’abbinamento con il cibo o l’origine del vino. Inoltre, cresce l’interesse per i vini a basso contenuto alcolico o senza alcol, segnalando una tendenza verso una bevanda più leggera e accessibile, con il 43% degli italiani che si dichiarano intenzionati a consumarli, mentre quasi il 70% è già a conoscenza di prodotti dealcolati o a bassa gradazione.

“Il vino è cultura, ma il nostro comparto oggi affronta due grandi sfide: da un lato il rischio di perdere quote di mercato all’estero, dall’altro la difficoltà di comunicare in modo efficace con le nuove generazioni. Sono due fronti che non possiamo ignorare. Dobbiamo saper innovare il linguaggio, usare i canali giusti e coinvolgere i giovani in un racconto autentico che sappia emozionare e far capire davvero cosa c’è dietro ad una bottiglia di vino: le origini, le peculiarità di ogni territorio, l’artigianalità dei processi, l’impronta dell’uomo nella ricerca dello stile e della qualità, e l’unicità irripetibile di ogni annata. Solo così potremo costruire un futuro solido e competitivo per il nostro comparto” ha commentato Albiera Antinori, Presidente del Gruppo Vini di Federvini.

Il vino domani: servono strumenti concreti e una strategia nazionale

Per affrontare la transizione e mantenere la competitività sui mercati internazionali, Federvini propone azioni concrete e mirate. È cruciale un’azione diplomatica unitaria a livello europeo per fermare i dazi USA, che minacciano i vini a denominazione, simbolo dell’identità enologica italiana.

È necessario adottare misure fiscali immediate, come incentivi per le aziende che investono in innovazione, sostenibilità, digitalizzazione e internazionalizzazione. Inoltre, è fondamentale lanciare una nuova stagione di promozione istituzionale all’estero, per presentare il vino italiano come emblema di qualità, stile di vita mediterraneo e consapevolezza. Per coinvolgere le nuove generazioni, è fondamentale offrire esperienze di consumo innovative e inclusive, supportate da percorsi educativi e culturali stimolanti e significativi.

“Oggi è assolutamente indispensabile adottare risposte concrete e azioni tempestive che possano supportare l’intero settore in una fase cruciale per il suo futuro. È fondamentale tutelare le imprese creando un ambiente favorevole all’innovazione, alla sostenibilità e alla competitività internazionale“, ha concluso la Presidente Micaela Pallini.

Eprcomunicazione S.p.A. Società Benefit - Sede legale: via Arenula, 29
00186 Roma Tel. 06681621 - info@eprcomunicazione.it
Codice Fiscale - Partita IVA: 11332181004 Iscrizione registro REA: 1295074

ISIN IT0005519837

Eprcomunicazione è una testata iscritta al Registro della Stampa presso il Tribunale di Roma, sezione per la stampa e l’informazione. Iscrizione del 13/05/2010 al n. 208/2010 - Direttore Responsabile Camillo Ricci

Whistleblowing

Codice Etico

footer_complete
Federvini: vino italiano tra export, dazi e nuove generazioni. - Eprcomunicazione
Il Sito utilizza cookie al fine di migliorarne la fruizione, le performance e la sicurezza; nonché per raccogliere informazioni statistiche circa i dati di navigazione e di fruizione del sito web da parte degli utenti. Il sito utilizza altresì cookie che permettono di individuare le preferenze dell’utente al fine di mostrargli contenuti e di inviargli comunicazioni promozionali personalizzati. Questi cookie per poter essere utilizzati necessitano del consenso dell’utente del sito web. Le informazioni sul trattamento dei dati personali effettuato tramite i cookie sono contenute nella cookie policy.
PersonalizzaAccettoRifiuto
Privacy & Cookie

Cookie Policy Overview

Le informazioni sul trattamento dei dati personali effettuato tramite i cookie sono contenute nella cookie policy.

 
Tecnici
Sempre abilitato
Si tratta di cookie necessari al corretto funzionamento del sito web. Questi cookie non raccolgono dati personali dell’utente e sono necessari a consentire la corretta fruizione del sito web. Pertanto, non possono essere rifiutati.
CookieDurataDescrizione
cookielawinfo-checkbox-analitici1 annoQuesto cookie è impostato dal plugin GDPR Cookie Consent. Il cookie viene utilizzato per memorizzare il consenso dell'utente per i cookie nella categoria "Analitici".
cookielawinfo-checkbox-necessary1 annoImpostato dal plugin GDPR Cookie Consent, questo cookie viene utilizzato per registrare il consenso dell'utente per i cookie nella categoria "Tecnici".
cookielawinfo-checkbox-profilazione1 annoQuesto cookie è impostato dal plugin GDPR Cookie Consent. Il cookie viene utilizzato per memorizzare il consenso dell'utente per i cookie nella categoria "Profilazione".
CookieLawInfoConsent1 annoRegistra lo stato del pulsante predefinito della categoria corrispondente e lo stato di CCPA. Funziona solo in coordinamento con il cookie principale.
viewed_cookie_policy1 annoIl cookie è impostato dal plugin GDPR Cookie Consent e viene utilizzato per memorizzare se l'utente ha acconsentito o meno all'uso dei cookie. Non memorizza alcun dato personale.
Analitici
Si tratta di cookie che permettono l’analisi dell’attività dell’utente sul sito web per finalità statistiche. Questi cookie possono essere installati sia da EPRcomunicazione che da soggetti terzi.
CookieDurataDescrizione
AnalyticsSyncHistory1 meseUtilizzato da Linkedin per memorizzare le informazioni sull’ora in cui ha avuto luogo una sincronizzazione con il cookie lms_analytics per gli utenti nei Paesi designati.
CONSENT2 anniYouTube imposta questo cookie tramite i video di YouTube incorporati e registra dati statistici anonimi.
li_gc2 anniUtilizzato da Linkedin per memorizzare il consenso degli ospiti in relazione all’utilizzo dei cookie per scopi non essenziali.
NID6 mesiIl cookie NID contiene un ID univoco utilizzato da Google per ricordare le tue preferenze e altre informazioni, come la tua lingua preferita (es. inglese) o quanti risultati di ricerca desideri visualizzare per pagina (es. 10 o 20).
Profilazione
Si tratta di cookie che permettono di analizzare le preferenze dell’utente per mostrargli contenuti e di inviargli comunicazioni promozionali personalizzati.
CookieDurataDescrizione
1P_JAR1 meseQuesti cookie vengono utilizzati per raccogliere statistiche sul sito Web e monitorare i tassi di conversione.
bcookie2 anniLinkedIn imposta questo cookie dai pulsanti di condivisione e dai tag di annunci di LinkedIn per riconoscere l'ID del browser.
bscookie2 anniLinkedIn imposta questo cookie per memorizzare le azioni eseguite sul sito web.
IDE13 mesiQuesti cookie sono impostati da una terza parte (DoubleClick) e vengono utilizzati per fornire annunci pubblicitari mirati. Gli annunci pubblicitari mirati possono essere visualizzati in base al tuo precedenti visite a questo sito. Inoltre, questi cookie misurano il tasso di conversione degli annunci presentati all'utente. Se desideri disabilitare i cookie DoubleClick sul tuo browser, clicca qui.
langsessioneLinkedIn imposta questo cookie per ricordare l'impostazione della lingua di un utente.
lidc1 giornoLinkedIn imposta il cookie lidc per facilitare la selezione del data center.
UserMatchHistory1 meseLinkedIn imposta questo cookie per la sincronizzazione dell'ID di LinkedIn Ads.
VISITOR_INFO1_LIVE5 mesi e 27 giorniUn cookie impostato da YouTube per misurare la larghezza di banda che determina se l'utente visualizza la nuova o la vecchia interfaccia del lettore.
YSCsessioneIl cookie YSC è impostato da Youtube e viene utilizzato per tracciare le visualizzazioni dei video incorporati sulle pagine.
ACCETTA E SALVA
Powered by CookieYes Logo