Convertire un problema in una soluzione che apre nuove opportunità per la tutela ambientale e l’efficienza della gestione del ciclo dei rifiuti.L’esperienza innovativa di HBI, l’azienda tech italiana fondata nel 2016 a Bolzano da Daniele Basso e Renato Pavanetto, arriva al quartiere fieristico di Rimini in occasione di Ecomondo, la fiera più rilevante a livello europeo dedicata alle green technology.
HBI ha sviluppato, brevettato e realizzato una tecnologia poligenerativa per il trattamento dei fanghi da depurazione in ottica di economia circolare, in grado di ridurre di oltre il 90% la massa del rifiuto in uscita dal processo e di ricavareacqua, energia rinnovabile e materie prime seconde. Un risultato frutto di anni di ricerca e investimenti che garantisce un consistente abbattimento dell’impatto ambientale nella gestione dei fanghi diminuendo in modo rilevante la destinazione del rifiuto alla discarica o all’incenerimento.
Il progetto di HBI nasce dalla visione industriale di Daniele Basso, ingegnere e ricercatore accademico, e Renato Pavanetto, imprenditore, e intende applicare i princìpi della circolarità in modo integrale all’attività di trattamento dei fanghi di depurazione. Il processo di HBI, integrando la carbonizzazione idrotermica (HTC) e la gassificazione,consente di valorizzare in modo efficiente e sostenibile i tre grandi elementi che costituiscono i fanghi quali acqua, energia e materie prime critiche. Risorse preziose che permettono, oltre all’evidente beneficio sull’ecosistema naturale, anche di contenere drasticamente i costi economici del tradizionale smaltimento.
In particolare, la tecnologia di green innovation messa a punto da HBI, che lo scorso agosto ha depositato il quarto brevetto proprietario, grazie anche alla virtuosa sinergia con Centri di Ricerca italiani di primo rilievo e le Università di Padova e di Bolzano, consente di chiudere il ciclo idrico integrato, abilitando il recupero dell’85% dell’acqua contenuta nei fanghi, l’estrazione di materie critiche come i fertilizzanti e l’ammoniaca e di elementi quali azoto, fosforo, potassio, ferro, calcio, magnesio, rame, zinco, boro e manganese. Un sistema di estrazione completamente autonomo dal punto di vista energetico perché reimpiega l’energia emessa dai fanghi stessi durante il ciclo di trattamento, capace di trattare con gli stessi risultati sia i fanghi tal quali che quelli derivanti da processo di digestione anaerobica.
L’innovazione circolare del ciclo dei fanghi urbani protagonista dello stand HBI
HBI partecipa alla fiera di Rimini presentando l’innovazione del proprio processo di trattamento dei fanghi in uno stand interattivo (padiglione B6, Stand 110). Lo spazio espositivo dell’azienda si anima mostrando mediante un esperimento chimico-fisico alla portata di tutti il ciclo di trattamento del rifiuto finalizzato al recupero di acqua, energia e materiali critici. In particolare, cliccando un pulsante il visitatore potrà visualizzare in una scala ridotta il processo di estrazione dai fanghi delle tre preziose componenti. Inoltre, un corner è dedicato all’esposizione di un plastico che riproduce l’impianto in miniatura. La vocazione alla sostenibilità integrale di HBI è rappresentata grazie alla riproduzione di video che documentano l’impegno circolare dell’azienda e dalla presenza sulle pareti dello stand di grandi fotografie che raffigurano 17 ragazzi, ognuno dei quali idealmente ambasciatore di uno degli obiettivi di sostenibilità definiti dall’Agenda ONU 2023 per lo Sviluppo Sostenibile, princìpi ispiratori di HBI.
Lo scenario nazionale e le prospettive
Nel nostro Paese si stima vengano prodotte annualmente circa 3.2 milioni di tonnellate di fanghi di depurazione, con un incremento annuo stimato pari al +10% (CAGR), dovuto sia alle attività di aggiornamento dei depuratori esistenti sia alla costruzione di nuovi impianti. Una mole sempre più significativa che richiede necessariamente il superamento della logica di destinazione in discarica o all’incenerimento, sistemi di smaltimento che attualmente si aggirano intorno ai 150-200 euro per tonnellata. Ancora nel 2020 ben il 53,5% dei fanghi prodotti a livello nazionale è stato avviato a smaltimento e secondo il position paper n. 225 a cura del Laboratorio Ref circa 1,9 mln di tonnellate di fanghi all’anno sono avviate smaltimento oppure non sono proprio trattate. A queste vanno inoltre aggiunte circa 220 mila tonnellate di fanghi che vengono esportate all’estero. La gestione circolare proposta da HBI permette di attuare una riduzione di circa il 20% dei costi che ad oggi gravano sulla spesa pubblica delle amministrazioni comunali italiane. Basti pensare che se la tecnologia HBI fosse adottata su larga scala su dimensione nazionale il risparmio potenziale per il sistema produttivo e per la collettività si aggirerebbe annualmente tra i 120 e i 150 milioni di euro.
La tecnologia HBI è già realtà dal 2021 presso il depuratore di Bolzano, per il trattamento dei fanghi digeriti, e dall’anno successivo presso il sito ministeriale GPLab di Fusina (Venezia), in cui vengono trattati fanghi sia digeriti che non digeriti. In entrambi i casi, la capacità di trattamento in continuo è pari a 1.000 tonnellate all’anno. Attualmente, HBI sta lavorando su alcuni progetti che prevedono la realizzazione di impianti con capacità di trattamento pari a 10.000 tonnellate all’anno, capaci di servire circa centri di 100.000 abitanti ciascuno.
Il sistema per il trattamento dei fanghi di depurazione di HBI è infatti scalabile e modulare, potendo essere adattato alle diverse taglie di depuratori a partire da 5.000 tonnellate all’anno. I moduli di minore taglia possono inoltre essere mobili e quindi servire sia i depuratori delle aree interne sia le località turistiche che registrano picchi stagionali di persone, e conseguente aumento del volume di acque reflue e dei relativi fanghi di depurazione, solo in alcuni periodi dell’anno.
Inoltre, la tecnologia HBI consente di superare le attuali inadempienze del sistema nel trattamento dei fanghi di depurazione per le quali l’Unione Europea ha aperto una serie di procedure di infrazione nei confronti dell’Italia, l’ultima delle quali (la quarta) è la 2017/2181 con un costo per la collettività pari ad almeno € 60 milioni all’anno.
“I risultati che vediamo dal nostro processo di trattamento dei fanghi ci ripagano degli sforzi e degli anni di ricerca scientifica che abbiamo dedicato all’elaborazione di questa tecnologia. Siamo orgogliosi di essere riusciti a definire un modello efficiente e sostenibile di gestione di un rifiuto che auspichiamo possa far cambiare passo al nostro Paese in termini di salvaguardia ambientale e risparmio sui considerevoli costi che lo smaltimento tradizionale comporta. HBI dimostra che l’economia circolare può essere una realtà concreta per dare risposte efficaci a quello che oggi è un problema cogente” commenta Daniele Basso, Founder e CEO di HBI.
“Partecipiamo quest’anno a Ecomondo perché intendiamo fare leva sul pubblico di esperti e sugli stakeholder presenti per favorire un dibattito consapevole e aggiornato su una materia complessa ma altrettanto attuale quale il trattamento sostenibile dei fanghi. L’Italia ha ampi margini di miglioramento che possiamo tradurre in realtà se sapremo perseguire la strada dell’innovazione cogliendo appieno tutti i vantaggi che questa può offrirci per l’ambiente e l’economia” aggiungeRenato Pavanetto, Founder e COO di HBI.
GLI APPUNTAMENTI DI HBI A ECOMONDO 2023
– Martedì 7 novembre 2023 ore 09:30 – 17:30 – presso la Sala Tiglio pad. A6
Waste as Resources: Technological advancements in waste treatment and resources recovery
Dettaglio intervento HBI
Ore 12.00-12.15 Ammonia as Energy Carrier: a Circular Model from Sewage Sludge to White Hydrogen
Lucia Zanetti (HBI srl, CNR, Università di Padova), Marta Maria Natile (CNR, Università di Padova), Daniele Basso, Francesco Longobardo, Valentina Favaron, Federica Bellunato, Gabriele Mazzoletti, Renato Pavanetto (HBI srl), Enrico Verlato (CNR)
– Martedì 7 novembre 2023 ore 16:00 – presso lo stand Utilitalia (padiglione D7 – stand 001)
“Fanghi di depurazione: c’è luce alla fine del tunnel?”
Dettaglio intervento HBI
Ore 16.00-17.10 Il trattamento efficiente dei fanghi di depurazione: la tecnologia per il recupero di acqua, energia e fertilizzanti, in ottica di circolarità e sostenibilità, Daniele Basso (HBI Srl)
– Martedì 7 novembre 2023 ore 16:30 – 18:30 – presso Sala Gardenia, Hall Est
La verifica di terza parte delle tecnologie ambientali come strumento per l’economia circolare: il ruolo dell’ETV
Dettaglio intervento HBI
Ore 17:40 – 18:10 La tecnologia EVA Mini, Daniele Basso
– Mercoledì 8 novembre 2023 ore 09:30 – 17:30 – presso Agorà Tiberio – Water Cycle Area pad. B8
The challenges of the revised Urban WasteWater Treatment Directive
Dettaglio intervento HBI
Ore 15.15-15.30 Una nuova tecnologia poligenerativa dimostrata per il trattamento efficiente dei fanghi di depurazione D. Basso, G. Mazzoletti, L. Zanetti, F. Longobardo, V. Favaron, F. Bellunato, R. Pavanetto – HBI srl (Italia)