Il CONOE – Consorzio Nazionale di Raccolta e Trattamento degli Oli e dei Grassi Vegetali ed Animali Esausti sarà tra i protagonisti della 28ª edizione di Ecomondo, la principale manifestazione europea dedicata alla transizione ecologica e all’economia circolare, in programma dal 4 al 7 novembre 2025 presso il quartiere fieristico di Rimini.
Ecomondo si conferma il punto di riferimento per imprese, istituzioni, associazioni e mondo della ricerca impegnati nello sviluppo di tecnologie e soluzioni sostenibili. In questo contesto, il CONOE porterà la propria esperienza nel campo della rigenerazione dell’olio vegetale esausto, risorsa strategica per molteplici settori industriali e tassello fondamentale della bioeconomia nazionale.
Il Consorzio sarà presente con un ricco programma di iniziative e momenti di confronto dedicati alla filiera degli oli vegetali esausti, al loro valore come risorsa e alle opportunità che l’economia circolare può offrire per il futuro del Paese.
Nel corso della manifestazione, il Consorzio promuoverà talk, attività divulgative e incontri formativi dedicati ai nuovi scenari dell’economia circolare, all’evoluzione normativa e alle buone pratiche di raccolta e riuso dell’olio esausto.
Da mercoledì 5 novembre il primo appuntamento dal titolo “Olio rigenerato, nuove rotte per l’economia circolare” che avrà un focus sulle applicazioni innovative dell’olio esausto nei settori del tessile, delle bioplastiche e dei biolubrificanti, per poi approfondire, in un secondo incontro, il nuovo Registro nazionale produttori (RENAP) istituito dal MASE, dove trovano posto anche gli oli vegetali, con riflessioni sulle opportunità per la tracciabilità e la competitività della filiera. Giovedì 6 novembre si parlerà, invece, di biocarburanti made in Italy, con un’analisi sul ruolo strategico dell’olio esausto nella produzione di biodiesel e sul contributo della filiera italiana alla decarbonizzazione del sistema energetico nazionale. Nello stesso giorno è previsto un incontro dedicato all’informazione dei cittadini e alle iniziative promosse dai Comuni in collaborazione con il CONOE per una raccolta capillare e consapevole, per finire con un mini-show a cura della blogger Lucia Cuffaro, con dimostrazioni pratiche di riuso domestico dell’olio esausto dal titolo “Non buttare quell’olio! Idee creative per trasformarlo in qualcosa di utile”.
Il ruolo del CONOE nella transizione verde
Ogni anno il sistema consortile raccoglie e avvia a rigenerazione oltre 110.000 tonnellate di oli e grassi vegetali e animali esausti, evitando la dispersione nell’ambiente di sostanze altamente inquinanti e restituendo al ciclo produttivo una materia prima seconda di grande valore.
“La partecipazione del CONOE a Ecomondo rappresenta un’occasione per riaffermare l’importanza di una filiera che unisce tutela ambientale, innovazione e sviluppo economico sostenibile”, sottolinea Tommaso Campanile, Presidente del Conoe. “Il nostro impegno nel promuovere il ruolo dell’UCO nella produzione di biocarburanti e nel favorire nuove soluzioni per il recupero e il riuso degli oli rigenerati è sempre più determinato e continuo”.
In tale prospettiva, prosegue il Direttore Generale Francesco Mancini: “Il Conoe sta portando avanti numerosi progetti a favore della filiera e sul territorio per diffondere buone pratiche sulla raccolta domestica. Il riutilizzo degli oli vegetali esausti come materia prima seconda rappresenta un’opportunità concreta per rafforzare l’economia circolare e ridurre gli sprechi”.
Infine, la sensibilizzazione ambientale inizia dalle aule scolastiche e il Consorzio riconosce il ruolo cruciale delle scuole nell’educare le future generazioni. Durante Ecomondo saranno a disposizione delle scolaresche incontri conoscitivi e divertenti, con giochi e quiz sulla raccolta degli oli esausti forniti da Robidone, il robot ecologico in grado di comunicare in maniera semplice i principi dell’economia circolare insieme a Guardiani del Mare – Race to 2030, un gioco educativo ideato per imparare divertendosi a proteggere gli ecosistemi marini e l’importanza di ridurre l’inquinamento da oli e grassi alimentari nei mari.


