Cala il sipario sulla World Aquatics High Diving World Cup, prima e attesissima tappa italiana della Coppa del Mondo che, per due intense giornate, ha trasformato uno degli scenari più iconici del Mediterraneo in un’arena naturale capace di emozionare atleti e spettatori provenienti da tutto il mondo.
A trionfare sono stati l’australiana Rhiannan Iffland, che si conferma regina imbattuta della disciplina, e lo statunitense James Lichtenstein, al suo primo storico successo in Coppa del Mondo.
Oltre trenta protagonisti della disciplina, in rappresentanza di 17 nazioni, si sono sfidati in lanci mozzafiato da altezze di 27 metri per gli uomini e 20 metri per le donne. Ogni tuffo ha rappresentato un concentrato di tecnica, coraggio e spettacolarità: tre secondi sospesi in aria a velocità superiori ai 90 km/h, scanditi da coreografie complesse, avvitamenti e rotazioni che hanno catturato lo sguardo del pubblico. Applausi, ovazioni e un entusiasmo contagioso hanno accompagnato ogni evoluzione, trasformando la competizione in un vero e proprio spettacolo collettivo.
Le classifiche finali
Donne:
1. Rhiannan Iffland (AUS)
2. Kaylea Arnett (USA)
3. Molly Carlson (CAN)
Uomini:
1. James Lichtenstein (USA)
2. Constantin Popovici (ROU)
3. Carlos Gimeno (ESP)
La cerimonia di premiazione ha suggellato due giornate storiche, consacrando Rhiannan Iffland e James Lichtenstein come protagonisti assoluti della tappa italiana e accendendo i riflettori sulla Sardegna, nuova capitale mondiale del tuffo estremo.
L’evento non ha rappresentato soltanto un appuntamento sportivo: la straordinaria cornice naturale di Porto Flavia ha unito sport estremo, turismo e cultura, con le immagini dei tuffi sospesi tra cielo e mare già rilanciate dai media internazionali.
“La World Cup di Porto Flavia ha mostrato il volto migliore della Sardegna: una regione capace di attrarre grandi eventi internazionali e trasformarli in un’opportunità concreta di crescita sportiva, turistica ed economica – ha dichiarato Franco Varese, sports event manager di Marmeeting -. Vedere atleti e pubblico emozionarsi insieme, con le immagini trasmesse in tutto il mondo, è stata la conferma che la nostra terra può davvero diventare un punto di riferimento per lo sport globale”.
Con il calare del sole sulla cerimonia di chiusura, si conclude così un’edizione destinata a restare nella memoria della disciplina: due giornate di pura adrenalina, spettacolari voli nel blu e una Sardegna che, ancora una volta, si conferma capace di accogliere e celebrare i grandi eventi sportivi internazionali.


